
Il Consiglio federale riconosce l'impellente necessità di agire e intende sgravare l'economia
L’essenziale in breve:
- Il costante aumento del numero di leggi e ordinanze grava sempre di più sulle imprese.
- Il Consiglio federale riconosce il problema e sta valutando misure di sgravio pragmatiche e favorevoli alle imprese.
- È necessario agire rapidamente per rafforzare la piazza economica svizzera in una situazione economica globale difficile.
La pressione sull'economia è elevata e la piazza economica svizzera è messa a dura prova. La Svizzera non può cambiare la geopolitica in modo decisivo, ma possiamo ridurre in modo significativo l’ormai opprimente onere normativo. Le esigenze in costante crescita della politica, che si traducono in un numero sempre maggiore di leggi e ordinanze, stanno diventando un peso sempre più gravoso per l'economia. La moltitudine di nuove leggi e ordinanze spingono le imprese a dedicare più risorse all'adempimento degli obblighi amministrativi che a molti progetti innovativi. Il limite dell'accettabile è stato raggiunto: per questo motivo economiesuisse, insieme ad altre associazioni, ha lanciato questa primavera un «Wake-up Call». È necessaria un'inversione di tendenza verso una regolamentazione pragmatica, efficiente e, soprattutto, favorevole alle imprese.
Il Consiglio federale prevede misure di sgravio in tempi brevi
Accogliamo quindi espressamente la decisione del Consiglio federale, presa nella seduta speciale del 20 agosto 2025, di intensificare gli sforzi per rafforzare la piazza economica svizzera. I dipartimenti competenti sono invitati a esaminare proposte di alleggerimento delle normative esistenti. Dovranno inoltre esaminare quali proposte legislative possono essere rinviate. Il Consiglio federale ha il merito di mantenere la cadenza: intende decidere i prossimi passi in autunno.
È necessario agire rapidamente
Esiste una serie di ordinanze in cui la Confederazione può agire immediatamente. Ad esempio, un rapido alleggerimento dell'ordinanza sul CO2, dell'ordinanza relativa alla tassa d’incentivazione sui composti organici volatili (OCOV), dell’ordinanza contro l’inquinamento atmosferico (OIAt), dell'ordinanza sulla protezione contro gli incidenti rilevanti (OPIR), dell'ordinanza sulla protezione dei dati (OPDa), dell'ordinanza sull'IVA o adeguamenti mirati dell'ordinanza sulle prestazioni (OPre) o l'utilizzo da parte del Consiglio federale del margine di manovra previsto dal pacchetto 2 delle misure di contenimento dei costi.
Anche il Parlamento è chiamato ad agire
Anche in Parlamento è necessaria rapidità: le imprese necessitano ora di sgravi tangibili per rimanere competitive in un contesto sempre più difficile. È auspicabile che anche il Parlamento riconosca l'impellente necessità di agire. Il Parlamento è chiamato a rinunciare, ad esempio, all’inasprimento previsto degli obblighi di diligenza e di rendicontazione, alla verifica degli investimenti o al meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere (CBAM). Non dovrebbero essere introdotte nuove esigenze in materia di fondi propri per le banche di rilevanza sistemica che vadano oltre gli standard internazionali. Ciò indebolirebbe sia la piazza finanziaria che l'industria svizzera. L'ultima cosa di cui abbiamo bisogno in questo momento.
Siamo molto lieti che il Consiglio federale abbia riconosciuto l’impellente necessità di agire. Naturalmente l'economia continuerà a dare volentieri il proprio contributo, per il bene della piazza economica svizzera.