Schweizerfahne

Po­li­ti­ca della con­cor­ren­za: prez­zi ele­va­ti non giu­sti­fi­ca­no una re­go­la­men­ta­zio­ne sta­ta­le dei prez­zi

Nel­l’am­bi­to del di­bat­ti­to sulla re­vi­sio­ne della legge sui car­tel­li, vari at­to­ri chie­do­no re­go­lar­men­te l’a­do­zio­ne di mi­su­re per lot­ta­re con­tro “l’i­so­la sviz­ze­ra dei prez­zi ele­va­ti”. Un’a­na­li­si eco­no­mi­ca mo­stra tut­ta­via che i prez­zi ele­va­ti non pos­so­no es­se­re at­tri­bui­ti uni­ca­men­te agli abusi in ma­te­ria di con­cor­ren­za e agli ac­cor­di.

​L’I­sti­tu­to di studi eco­no­mi­ci di Ba­si­lea (IWSB) de­di­ca il suo com­men­to men­si­le al tema del­l’i­so­la dei prez­zi ele­va­ti e alla po­li­ti­ca della con­cor­ren­za. L’ar­ti­co­lo espo­ne le ra­gio­ni eco­no­mi­che delle dif­fe­ren­ze di prez­zo in­ter­na­zio­na­li, for­nen­do così un con­tri­bu­to ma­te­ria­le alla po­li­ti­ca della con­cor­ren­za. Gli au­to­ri giun­go­no alla con­clu­sio­ne che le dif­fe­ren­ze di prez­zo co­sta­ta­te in Sviz­ze­ra non sono ne­ces­sa­ria­men­te la con­se­guen­za di ac­cor­di il­le­ci­ti o di abusi in ma­te­ria di con­cor­ren­za. I prez­zi ele­va­ti in Sviz­ze­ra si spie­ga­no piut­to­sto a se­gui­to del po­te­re d’ac­qui­sto ele­va­to e dun­que del suc­ces­so del­l’e­co­no­mia in­di­ge­na, ma sono anche da at­tri­bui­re al com­por­ta­men­to dei con­su­ma­to­ri.

Le dif­fe­ren­ze di prez­zo in­ter­na­zio­na­li sono una real­tà. Tut­ta­via, esse non sono au­to­ma­ti­ca­men­te il se­gna­le che esi­sta­no pro­ble­mi in re­la­zio­ne al di­rit­to della con­cor­ren­za. Oc­cor­re te­ner­ne conto nel­l’am­bi­to della re­vi­sio­ne in corso della legge sui car­tel­li. A que­sto pro­po­si­to, sa­reb­be op­por­tu­no ri­nun­cia­re al­l’art. 7a (vec­chia mo­zio­ne Bir­rer-Heimo) che su­sci­ta at­tual­men­te di­scus­sio­ni, poi­ché esso non si basa su una po­li­ti­ca della con­cor­ren­za eco­no­mi­ca­men­te fon­da­ta e tende al con­tra­rio ad in­tro­dur­re una re­go­la­men­ta­zio­ne sta­ta­le dei prez­zi. Gli stru­men­ti del­l’at­tua­le legge sui car­tel­li per­met­to­no già di agire con­tro i com­por­ta­men­ti abu­si­vi.