
Scacciare i migliori contribuenti - e noi paghiamo!
L'essenziale in breve:
- L’iniziativa allontana dalla Svizzera i migliori contribuenti.
- Questo comporta per una famiglia tipo un aumento delle imposte fino a 1'265 franchi all’anno.
- L’iniziativa rappresenta una perdita per tutti. Un’ampia alleanza la contrasta con determinazione.
L'estrema iniziativa dei giovani socialisti colpisce in pieno il ceto medio. Essa spinge i migliori contribuenti a lasciare la Svizzera e comporta un aumento delle imposte fino a 1’265 franchi all'anno per economia domestica. Inoltre, l’assurda imposta di successione del 50% minaccia l'esistenza delle imprese familiari e causa degli elevati costi economici. L'iniziativa è una proposta che rende tutti perdenti. Un'ampia alleanza si batte contro questa proposta.
La dannosa iniziativa dei giovani socialisti non ha avuto alcuna possibilità in parlamento e non ha nemmeno convinto tutti i parlamentari del PS e dei Verdi. Ma la spada di Damocle dell'iniziativa pende ancora sulla Svizzera, preoccupando gli imprenditori e frenando le decisioni di investimento. Un'ampia alleanza trasversale di partiti e associazioni si sta battendo affinché i cittadini respingano seccamente l'iniziativa.
1’265 franchi di aumento di imposte per famiglia
Uno studio commissionato dal Consiglio federale dimostra che fino al 98% delle persone interessate probabilmente lascerebbe la Svizzera. Invece di aumentare le entrate, la migrazione dei nostri migliori contribuenti provocherebbe ogni anno perdite fiscali fino a 3,7 miliardi di franchi. Queste sono risorse che mancheranno a Confederazione, Cantoni e Comuni. Il risultato è un aumento delle imposte fino a 1’265 franchi per economia domestica o tagli drastici ai servizi pubblici, come la polizia, la scuola o i servizi di trasporto. Questo effetto domino colpirà in pieno il ceto medio.
Una tassazione supplementare senza eccezioni è devastante e distrugge le imprese familiari
L'iniziativa dei giovani socialisti non ammette esplicitamente alcuna eccezione all’assurda tassazione, mettendo così a repentaglio la sopravvivenza delle imprese familiari tradizionali che sono importanti datori di lavoro nelle loro rispettive regioni. L'insensata imposta di successione, infatti, mette inevitabilmente le imprese familiari in condizione di dover vendere l’azienda al momento del passaggio generazionale. In molti casi, i beneficiari di questo smembramento sono investitori finanziari stranieri che non hanno alcun legame con i collaboratori, la piazza economia svizzera o la tradizione. Ma non è tutto: questo esproprio mette a rischio l'imprenditorialità in Svizzera. Qualsiasi imprenditore che abbia voglia di rischiare, di innovare e di fare carriera volterebbe le spalle alla Svizzera.
Un'ampia alleanza si batte contro una proposta che rende tutti perdenti
L'iniziativa dei giovani socialisti è una delle idee più sconsiderate degli ultimi anni perché crea solo perdenti. Per questo motivo il Consiglio federale, il Parlamento e la Conferenza dei governi cantonali raccomandano un NO all'iniziativa popolare. Un'ampia alleanza composta da UDC, PLR, Il Centro, PVL e associazioni economiche si oppone all'iniziativa, che avrebbe conseguenze devastanti per le PMI e il mercato del lavoro.
Contatti
- Thierry Burkart, Consigliere agli Stati e Presidente
- Marcel Dettling, Consigliere nazionale e Presidente
- Nicolo Paganini, Consigliere nazionale Il Centro
- Jürg Grossen, Consigliere nazionale e Presidente Verdi liberali
- Fabio Regazzi, Consigliere agli Stati e Presidente usam
- Christoph Mäder, Presidente economiesuisse
- Martin Hirzel, Presidente Swissmem
- Hans-Jörg Bertschi, Presidente Swiss Family Business
- Philipp Kuttler-Frey, Presidente Associazione delle società anonime private